Prende vita la partnership Benetton Rugby-Florentia
Il bianco-verde e il viola hanno colorato l’aria dell’Isolotto.
Firenze accoglie con molto orgoglio lo staff tecnico della Benetton Rugby, nomi della storia recente del Rugby: Pavanello, Bortolami, Ongaro, Masi, MacRae ed il resto dello team.
Tutto sta dimostrando che con poco, con la semplice attenzione e considerazione, si possono fare passi in avanti enormi: questo è un quartiere dalla storia assai complessa, composto da dinamiche difficili e di difficile interpretazione, qui spesso si è rasentato l’assurdo e si è preferito voltarsi, far finta di non vedere e abbandonare il quartiere e le sue famiglie a loro stessi, al loro destino.
Però poi, chi ci rimette, chi si perde, sono proprio loro, i ragazzi.
Ma appunto, si sta dimostrando come invece le cose possono cambiare con idee e luoghi di aggregazione ben congegnati.
Non solo rugby, ma anche pallavolo, basket e football americano, passando per uno skate park e tavoli da ping-pong, campi da pallavolo e basket di libera fruizione.
Tornando alla giornata passata al campo del Florentia, sono tante le belle cose da raccontare.
Come sono tanti gli spunti e le lezioni che ci sono stati offerti.
Non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista umano: vedere delle vere e proprie leggende italiane di questo sport, scambiare passaggi a bordo campo con due ragazzini, dice tanto, dice tutto.
Già avevamo nitido il ricordo delle parole del nostro Vice Presidente che era rimasto stupito del trattamento ricevuto a Treviso, quando ospitati per la firma dell’ accordo di collaborazione: “Sembrava fossimo noi la Benetton e loro il Florentia” – abbiamo ricevuto anche in quella occasione una importante lezione nel vedere questo Club leggendario che ci ha accolti con grande premura e cordialità.
Partiamo a raccontare dal campo per poi finire al “terzo tempo”.
Il campo ha visto i nostri Coaches allenare le formazioni dalla U17 alla Seniores, con la supervisione dello Staff Benetton.
Ragazzi entusisti e visibilmente emozionati... allenatori ancor di più!
Tutti hanno spinto al massimo e oltre, questo fa capire come gli stimoli giusti possono farti migliorare o avvicinare ad uno sport.
Lo scambio sarà da oggi in poi incessante ed evidentemente a doppio senso: Benetton ci darà tanto, ma anche noi ricambieremo, formando i ragazzi nel miglior modo possibile, li vedranno crescere nel tempo, potranno valutarli e poi, e poi se saranno meritevoli, arrivare ad indossare quella storica maglia.
Ma non solo, anche i nostri allenatori andranno a fare camp e stage presso Treviso, in modo che la crescita sia univoca e simultanea, tra chi insegna e chi apprende, tra chi mette a disposizione la sua esperienza e chi entra in campo.
E mentre la Old si allenava, compreso chi vi scrive e la sua invidia, loro hanno fatto una bella grigliata per saldare il rapporto nel mondo giusto.
Abbiamo chiacchierato con un pò tutti dello Staff compreso il Responsabile della Comunicazione, spaziando dai Poli di Sviluppo a come nasce e resiste una struttura come il Florentia e quale contributo può portare alla Benetton Rugby.
Ci fanno i complimenti per il lavoro fin qui svolto e per i giocatori che abbiamo cresciuto.
Ciò che si aspettano invece da questa collaborazione è una grande condivisione.
Sui 10 Poli di Sviluppo per la stagione 2022/23, si è discusso del contributo che porteranno, sul cambio di presidenza che probabilmente ha voluto portare il suo apporto con questa nuova iniziativa, che non vuole cancellare le Accademie che comunque hanno offerto giocatori che sono stati formati fisicamente e tecnicamente in modo positivo.
Quindi i Poli ne proseguiranno il lavoro, con più presenza nel territorio e con una riorganizzazione che ne migliori l’efficienza.
Sul fatto che salta all’occhio la mancanza di Poli nel Mezzogiorno, para sia imputabile alla solita cronica mancanza di strutture.
La chiacchierata invece con il Responsabile della Comunicazione è andata nella direzione della sportività del rugby, di come viene vissuto, delle regole che dà ai suoi atleti, del perchè viene usato proprio uno sport di contatto come strumento rieducativo là dove si riscontrano nei ragazzi problemi di aggressività e ancora, delle differenze comportamentali tra calcio e rugby, sia dei giocatori che dei tifosi.
Ma tutto questo necessiterà di un articolo dedicato.
Appunto, dicevamo, dell’onore della nostra Società e della Città tutta per questa collaborazione di notevole spessore e valore, se si considera anche che mai era accaduto prima: siamo la prima Società fuori dal Veneto gemellata con il Benetton.
Il Florentia si sta strutturando, sia come organigramma societario che come logistica, tribune nuove, campo nuovo in sintetico di quinta generazione e due palazzine per spogliatoi, infermeria, segreteria, palestra, bar e club house per il terzo tempo.
Qui si accoglie chiunque e non si manda via nessuno, non guardiamo al colore, etnia, religione, orientamento sessuale o altro, ma solo all’amore per questa strana palla ovale.
Pensando a qualche anno fa e alla nascita del Bombo Rugby, diciamo che il “brutto anatroccolo”, volutamente in virgolettato perchè non vuole essere un termine denigratorio ma anzi, costituire una Società è molto complesso, farlo poi in un quartiere come questo ne accresce ancor più il valore, dunque, dicevamo, il brutto “anatroccolo” studia per diventare cigno.