AGGIORNAMENTO ALLA PRECEDENTE COMUNICAZIONE RIGUARDANTE LA PANDEMIA DA COVID-19
Buongiorno a tutti
Vi scriviamo per aggiornarvi sulle nuove procedure emanate ieri 18/01/2022 dalla FIR e sulla approvazione del nuovo protocollo per l’effettuazione della nuova visita medico sportiva post covid negli atleti.
La nuova procedura FIR è stata molto ridotta e prevede, da OGGI, che:
- - Si potranno svolgere TUTTE le attività di squadra e di contatto esclusivamente previo possesso del super green pass
- Ai minori di anni 12 NON è richiesto il super green pass
- I soggetti NON in possesso del super green pass potranno fare solamente attività individuale con distanziamento di almeno 2 metri laterali e 10 in scia, senza possibilità di utilizzare spogliatoi e palestre e in zona rossa non potranno svolgere attività.
- Le attività non di preminente interesse nazionale (Propaganda (dalla u5 alla U13), attività amatoriali Old, Touch, Tag-Rugby, Snow Rugby, Beach Rugby e Rugby Integrato) in zona rossa non si potranno svolgere nemmeno individualmente. - - TUTTI i lavoratori, volontari, tecnici che operano per la società dovranno avere il green pass base, se over 50 dal 15/02/2022 dovranno avere il super green pass
- - NON si dovranno PIÙ effettuare i tamponi per svolgere attività
- - DEVE essere registrata la presenza delle persone per tenere il registro dei presenti (tramite QR ENTRAFACILE nel nostro caso) e deve essere misurata la temperatura all’ingresso e tenere il registro dei presenti
Questa settimana continueremo comunque con la programmazione tecnica già iniziata che prevede SOLO attività fisica senza contatto fino alla U13
Il nuovo protocollo per l’effettuazione della visita medico sportiva agli atleti che hanno contratto il COVID, approvato il 18/01/2022 dal ministero della salute, prevede che:
LA VISITA MEDICO SPORTIVA DEVE ESSERE SEMPRE RIEFFETTUATA
Prevede inoltre che il medico valutatore deve collocare l’atleta in una delle sotto riportate classificazioni:
A.1 Atleti che abbiano presentato “Infezione asintomatica o paucisintomatica” o “Malattia lieve” e che comunque non siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione da SARS-CoV-2;
A.2 Atleti che abbiano presentato “Malattia moderata” o che comunque siano ricorsi a ricovero ospedaliero e/o terapie antibiotiche, cortisoniche o epariniche a causa di infezione da SARS-CoV-2;
A.3 Atleti che abbiano presentato “Malattia severa” o “Malattia critica”.
SOLAMENTE per gli atleti che rientrano nel gruppo A1, la valutazione dovrà essere effettuata tenendo conto dell’età (atleti sotto i 40 anni oppure sopra i 40 anni compiuti), della presenza o meno di patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare (ad esempio diabete, ipertensione, ipercolesterolemia), dello status vaccinale.
Pertanto:
- Per gli atleti sotto i 40 anni e con anamnesi negativa per condizioni e patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare, oltre alla visita medica, si raccomanda un approfondimento con i seguenti esami diagnostici:
- ECG basale;
- Test da sforzo con monitoraggio elettrocardiografico continuo (anche con step-test) sino al raggiungimento almeno dell’85% della FC max.
- Per gli atleti sopra i 40 anni e/o per gli atleti con anamnesi positiva per condizioni e patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare, oltre alla visita medica, si raccomanda l’ECG basale e un approfondimento diagnostico con test ergometrico incrementale massimale con monitoraggio elettrocardiografico.
I summenzionati approfondimenti diagnostici vanno eseguiti:
- non prima che siano trascorsi 7 giorni dall’avvenuta guarigione da SARS-CoV-2 accertata secondo la normativa vigente per gli atleti sotto i 40 anni, con anamnesi negativa per patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare e che abbiano ricevuto la dose booster, ovvero abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, ovvero siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti;
oppure
- non prima che siano trascorsi 14 giorni per gli atleti sopra i 40 anni, per gli atleti con anamnesi positiva per patologie individuate come fattori di rischio cardiovascolare e per gli atleti che NON abbiano ricevuto la dose booster, ovvero non abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, ovvero non siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti.
Per gli atleti che rientrano nei casi A2 e A3 il tempo che deve trascorrete tra la negativizzazione e l’effettuazione della nuova visita medico sportiva rimane a 30 giorni.
Acquisita l’idoneità o l’attestazione di “Ritorno all’attività”, l’atleta potrà riprendere gradualmente gli allenamenti e/o l’attività, sotto l’attento controllo del Medico sociale e/o del Responsabile sanitario della società sportiva.
Per gli atleti che hanno il certificato medico NON AGONISTICO, anche se non riportato nel protocollo, e che hanno contratto il COVID la società CHIEDE UGUALMENTE che effettuino nuovamente la visita medica per ottenere l’attestazione al ritorno all’attività.