
ARF: una sconfitta che lascia tanto amaro in bocca
La partita disputata ieri al Marco Polo contro gli Allupins di Prato, valevole per il campionato CTO, ha lasciato negli ARF un senso di amarezza difficile da scrollarsi di dosso.
In campo, i nostri erano in grande numero: più di venti presenti, a sottolineare il valore e la forza del gruppo. Emozionante il rientro di Mirko, dopo oltre un anno di stop per un grave infortunio al ginocchio. Lo spirito sembrava quello giusto fin da subito.
Il primo tempo ha visto gli ARF dominare, chiudendo gli avversari nella loro metà campo con un possesso palla schiacciante e una determinazione invidiabile. Eppure, soltanto una meta è arrivata, a fronte di numerose occasioni. Un vantaggio minimo che non rende giustizia alla supremazia mostrata.
Nel secondo tempo, però, qualcosa si è spezzato. Gli Allupins sono rientrati in campo con maggiore determinazione, mentre gli ARF sono apparsi meno aggressivi, forse affaticati. Il pareggio è arrivato quasi inevitabile, ma a pesare davvero è stata la meta finale dei pratesi, che ha sigillato il sorpasso. 2 a 1 il risultato finale, che racconta una storia diversa da quella che si era iniziata a scrivere nei primi minuti di gioco.
Delusione e frustrazione hanno segnato il volto e le parole degli ARF a fine gara. Una sconfitta che brucia perché non rispecchia i valori espressi sul campo, e che deve servire da lezione per il prosieguo del campionato. L’occasione per voltare pagina non mancherà, ma servirà maggiore lucidità, cinismo e determinazione nei momenti decisivi.
A lenire almeno in parte l’amarezza, un terzo tempo di altissimo livello: pasta porri e patate, arista all’arancia, tutto preparato dal nostro chef Muttley. Almeno lì, ancora una volta, gli ARF non hanno avuto rivali.