
Torneo della Bistecca 2025 – Gli ARF e la Torre di Babele in maglia viola
Sabato 17 maggio. Firenze. Campo Marco Polo.
La città si sveglia sotto il segno della fiorentina – e non quella del campionato di calcio.
Gli ARF, la gloriosa squadra Old del Florentia Rugby, ospitano la nuova edizione del Torneo della Bistecca, richiamo sacro per tutte le barbe grigie ovali del centro-nord Italia e oltre.
Ma stavolta qualcosa è successo.
Un evento mai visto prima.
Sono tornati tutti.
Dalla Sardegna, da Milano, dalla Svizzera, da luoghi dimenticati della Maremma, perfino da paesi esotici dove insegnano rugby ai bambini nudi per strada in cambio di un piatto di riso e una palla ovale sgonfia.
Uomini spariti dal quartiere da anni, visti solo in fotografie d’epoca, o nei racconti sussurrati davanti a una birra.
Eccoli. Di nuovo insieme. Di nuovo in viola.
I Numeri del Ritorno
25 i nomi scritti in lista gara.
48 quelli realmente contati a bordo campo.
16, forse 17, quelli visti contemporaneamente in campo.
Un miracolo? No. Solo ARF.
A un certo punto, nemmeno gli ARF si riconoscevano più tra di loro.
"Ma questo è uno dei nostri?"
"Scusa ma tu chi sei?"
"I'm sorry, I don't speak Italian", si è sentito da una ruck.
La Torre di Babele si era palesata, ma invece di mattoni, era fatta di rutti, acciacchi e dialetti assortiti.
L'intesa in campo era quella che ti aspetti in una tombola parrocchiale con i bigliettini bagnati. E infatti i risultati sono stati quelli che vi potete aspettare.
I Risultati (che contano relativamente)
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Pareggio con i Quatro Gati di Vicenza, che si sono rivelati meno "quattro" del previsto.
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Sconfitta nella mitica Campaldino Cup contro gli Zoo Vasari di Arezzo, che sembravano aver dormito nella gabbia dei leoni la sera prima.
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Sconfitta nello scontro diretto con i Ribolliti, giustamente più in forma dopo una settimana di dieta a base di peposo e chianti.
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Quarto posto finale, che comunque ha un bel suono, come la quarta pinta di birra.
Ma lo sappiamo tutti: al Torneo della Bistecca non si viene per vincere, si viene per il terzo tempo.
Terzo Tempo & Rave Fiorentino
La vera battaglia si è svolta a tavola.
Griglie roventi. Bistecche spesse tre dita. Patate al forno, fagioli, vino a fiumi.
Il Terzo Tempo si è trasformato lentamente – e inesorabilmente – in un rave urbano, con Vigno DJ a far scatenare rugbisti, familiari, bambini, passanti, due turisti canadesi persi.
Alle 01:00, le luci si sono spente.
Ma non la festa.
C'è chi ha perso la voce.
Chi ha perso l’equilibrio.
Chi ha perso la maglia
Chi – ahimè – ha perso i pantaloni oltre che la dignità.
Al momento non tutti sono stati ritrovati. Se vedete un uomo con la maglia viola e nient’altro, non allarmatevi. È solo un ARF che ha festeggiato come si deve, potarte rispetto!
Grazie a tutte le squadre partecipanti, grazie a chi ha reso possibile questa giornata di rugby e risate.
Grazie al pubblico, ai cuochi, ai volontari, alle Tacco che sono corse da Livorno a dare una mano e soprattutto al nostro fegato per aver resistito.
ARF! Bistecca! E vino a volontà!