La Battaglia di San Juan: gli ARF sfidano i Pirati di Livorno sul campo del Tamberi

All’alba di un ventoso sabato d’autunno, le vele viola degli ARF si sono gonfiate di orgoglio in direzione di Livorno, dove, sul campo del Tamberi, li attendeva la prima sfida del Campionato Toscano Old Rugby.
Davanti a loro non un semplice avversario, ma i Pirati di Livorno, campioni d’Italia in carica, un equipaggio navigato e temuto in tutti i mari ovali.
Un nome che fa tremare le bussole.
Ma gli ARF, fieri marinai della Marina Fiorentina, non conoscono paura — soprattutto se in cambusa li aspetta il terzo tempo.

Primo tempo – L’assalto dei Pirati

Il vento di Livorno soffia forte e i Pirati partono all’arrembaggio.
Gli ARF tengono la posizione, ma qualche manovra sbagliata apre brecce nella difesa.
I livornesi, rapidi e spietati, colpiscono quattro volte nel primo tempo, mettendo a dura prova lo scafo viola.
Eppure, sotto il fuoco incrociato, la Marina Fiorentina non si disunisce: compattezza, disciplina e tanto cuore.
Ogni placcaggio un colpo di cannone, ogni ruck una scarica di moschetti, ogni metro guadagnato un atto di eroismo sportivo.

Secondo tempo – L’onore degli ARF

Nella ripresa, il vento cambia.
Gli ARF serrano le vele, stringono i ranghi e iniziano l’assalto.
Il campo del Tamberi diventa un mare in tempesta, e i viola conquistano metri su metri, spinti dalla voglia di affondare la prua oltre la linea di meta.
L’assedio si fa furioso, la bandiera viola sventola a pochi centimetri dal traguardo… ma la sorte – e la difesa livornese – resistono fino all’ultimo.
Finisce 5 a 0 per i Pirati, ma la battaglia è stata vera, degna di capitani e marinai.
Onore ai vincitori, gloria ai combattenti.

Cronaca di bordo: il caso Volpi

Tra i momenti più memorabili della giornata, va segnalato l’ennesimo episodio del Volpi, colpito ancora una volta da una martellata in testa durante una ruck e ancora una volta perde la memoria. Qualcuno dice si sia resettato alle impostazioni di fabbrica.
L’equipaggio, cogliendo l’occasione, ha deciso di convincerlo che in realtà è sempre stato un pilone, colmando così un vuoto di ruolo che da tempo affligge la ciurma.
Al momento pare ci creda. E anche che placchi meglio.

Terzo tempo – Sul ponte del galeone

Terminata la battaglia, le due flotte si sono ritrovate sul ponte del galeone dei Pirati per un terzo tempo che passerà alla storia:
pasta all’amatriciana, arista e botti di rum, serviti in un clima di fratellanza e allegria marinaresca.
Tra brindisi e racconti di guerra, la pace è stata suggellata nel modo più degno possibile.

Ma per un manipolo di ARF irriducibili, la notte non poteva finire lì: il quarto tempo li ha visti veleggiare fino al Disco Antella, dove la battaglia è continuata… sul dancefloor.
Lì sì, finalmente, gli ARF hanno vinto.

Così si chiude la Battaglia di San Juan:
sconfitti nel punteggio, imbattuti nello spirito.
La Marina Fiorentina è viva, e il mare toscano trema.
Alla prossima battaglia, capitani!